Urna elettorale con bandiera italiana per il referendum del 8-9 giugno 2025 sulla responsabilità del committente negli infortuni

Referendum 8-9 Giugno 2025: Responsabilità dell’Imprenditore Committente negli Infortuni

Maggio 26, 2025

Il referendum abrogativo dell’8 e 9 giugno 2025 rappresenta un momento cruciale per il futuro della sicurezza sul lavoro in Italia. Tra i cinque quesiti sottoposti al voto degli italiani, particolare rilevanza assume quello relativo alla responsabilità solidale del committente negli appalti in caso di infortuni sul lavoro. Questo articolo offre una guida completa per comprendere le implicazioni di questo importante appuntamento democratico.

Cos’è il Referendum del 8-9 Giugno 2025

Il referendum si compone di cinque quesiti abrogativi: quattro riguardanti il mondo del lavoro e uno sulla cittadinanza. Il quarto quesito, oggetto di questo approfondimento, concerne specificamente la responsabilità dell’imprenditore committente in caso di infortuni sul lavoro nelle imprese appaltatrici o subappaltatrici.

I seggi elettorali saranno aperti:

  • Domenica 8 giugno: dalle ore 7:00 alle 23:00
  • Lunedì 9 giugno: dalle ore 7:00 alle 15:00

Per la validità del referendum è necessario il raggiungimento del quorum, ovvero la partecipazione di almeno il 50% più uno degli aventi diritto al voto.

Il Quesito sulla Responsabilità del Committente: Cosa Si Vota

Il quarto quesito referendario ha la seguente denominazione ufficiale:

“Esclusione della responsabilità solidale del committente, dell’appaltatore e del subappaltatore per infortuni subiti dal lavoratore dipendente di impresa appaltatrice o subappaltatrice, come conseguenza dei rischi specifici propri dell’attività delle imprese appaltatrici o subappaltatrici: Abrogazione”

La scheda elettorale sarà di colore rosso rubino e chiederà agli elettori se intendono abrogare (eliminare) la parte dell’articolo 26, comma 4, del D.Lgs. 81/2008 che attualmente esclude la responsabilità solidale del committente per infortuni derivanti da rischi specifici dell’attività delle imprese appaltatrici.

La Normativa Attuale: Articolo 26 del D.Lgs. 81/2008

Cosa Prevede la Legge Oggi

L’articolo 26, comma 4, del Decreto Legislativo 81/2008 (Testo Unico sulla Sicurezza) stabilisce che:

L’imprenditore committente risponde in solido con l’appaltatore e i subappaltatori per tutti i danni subiti dai lavoratori non indennizzati dall’INAIL o dall’IPSEMA. Tuttavia, tale responsabilità è esclusa quando i danni derivano da rischi specifici propri dell’attività delle imprese appaltatrici o subappaltatrici.

L’Eccezione Introdotta nel 2023

La limitazione alla responsabilità solidale è stata introdotta con la Legge n. 85/2023 (conversione del Decreto Lavoro D.L. n. 48/2023) dal Governo Meloni, con l’obiettivo di:

  • Delimitare la responsabilità del committente ai soli rischi interferenziali
  • Favorire un assetto più chiaro dei profili di responsabilità negli appalti
  • Ridurre il carico di responsabilità sui committenti per rischi non direttamente controllabili

Cosa Significa “Responsabilità Solidale”

La responsabilità solidale è un principio giuridico fondamentale che stabilisce che tutti i soggetti coinvolti (committente, appaltatore e subappaltatore) hanno gli stessi obblighi di risarcimento verso chi subisce un danno.

Esempio Pratico

Se un lavoratore di un’impresa appaltatrice subisce un infortunio sul lavoro:

  • Con responsabilità solidale: Il lavoratore può chiedere il risarcimento integrale a qualsiasi dei soggetti coinvolti (committente, appaltatore o subappaltatore)
  • Senza responsabilità solidale: Il lavoratore può rivolgersi solo al proprio datore di lavoro diretto

Cosa Cambierebbe con il “SÌ” al Referendum

Se Vince il “SÌ”

L’abrogazione della norma comporterebbe:

Ripristino della responsabilità solidale integrale del committente per tutti gli infortuni, anche quelli derivanti da rischi specifici dell’attività dell’appaltatore

Maggiore tutela per i lavoratori che potrebbero ottenere risarcimenti più facilmente

Ritorno alla normativa previgente (ante 2023) che non prevedeva eccezioni alla responsabilità solidale

Incentivo per i committenti ad effettuare controlli più rigorosi sulle imprese appaltatrici

Implicazioni Pratiche per le Aziende

  • Aumento delle verifiche sull’idoneità tecnico-professionale degli appaltatori
  • Maggiore attenzione nella redazione del DUVRI anche per attività precedentemente considerate “autonome”
  • Incremento dei controlli preventivi per evitare co-responsabilità
  • Possibile aumento dei costi assicurativi per coprire i maggiori rischi

Cosa Cambierebbe con il “NO” al Referendum

Se Vince il “NO”

Rimarrebbe in vigore l’attuale normativa con:

Mantenimento dell’eccezione alla responsabilità solidale per rischi specifici dell’attività dell’appaltatore

Limitazione delle tutele per i lavoratori che subiscono infortuni per rischi “tipici” dell’attività appaltata

Conferma dell’attuale assetto normativo introdotto nel 2023

Chi Sostiene il “SÌ” e Chi il “NO”

Sostenitori del “SÌ”

  • CGIL (promotore principale del referendum)
  • Partito Democratico
  • Movimento 5 Stelle
  • Alleanza Verdi e Sinistra
  • Organizzazioni sindacali dei lavoratori
  • Esperti di sicurezza sul lavoro e tecnici della prevenzione

Le loro argomentazioni:

  • Necessità di rafforzare le tutele per i lavoratori
  • Riduzione delle “morti bianche” attraverso maggiori controlli
  • Principio di tutela integrata del lavoratore
  • Responsabilizzazione delle imprese committenti

Sostenitori del “NO” (o dell’Astensione)

  • Governo Meloni e partiti della maggioranza
  • Confindustria e associazioni datoriali
  • Azione e Italia Viva

Le loro argomentazioni:

  • Rischio di paralisi del sistema degli appalti
  • Aumento eccessivo dei costi per le imprese
  • Chiarezza nella suddivisione delle responsabilità
  • Tutela della competitività delle aziende italiane

Le Ragioni del Dibattito: Pro e Contro

Argomenti a Favore dell’Abrogazione (SÌ)

1. Tutela dei Lavoratori La responsabilità solidale integrale garantirebbe maggiori possibilità di risarcimento per le vittime di infortuni sul lavoro, eliminando le attuali “zone grigie” normative.

2. Prevenzione degli Infortuni I committenti sarebbero incentivati a effettuare controlli più rigorosi sulle imprese appaltatrici, contribuendo alla riduzione degli incidenti sul lavoro.

3. Principio di Equità Chi trae profitto dal lavoro altrui deve assumersi anche la responsabilità per la sicurezza di tutti i lavoratori coinvolti.

Argomenti Contro l’Abrogazione (NO)

1. Impatto Economico L’estensione della responsabilità potrebbe comportare un aumento significativo dei costi per le imprese, con possibili ripercussioni sulla competitività.

2. Chiarezza delle Responsabilità La distinzione tra rischi interferenziali e rischi specifici permette una più chiara attribuzione delle responsabilità.

3. Rischio di Paralisi Un eccesso di responsabilità potrebbe scoraggiare le imprese dal ricorrere agli appalti, con conseguenze negative sull’economia.

I Numeri degli Infortuni sul Lavoro in Italia

Secondo i dati INAIL, la situazione degli infortuni sul lavoro in Italia rimane critica:

  • Circa 1.000 morti sul lavoro all’anno
  • Oltre 500.000 denunce di infortuni annuali
  • Settori più colpiti: edilizia, logistica, manifatturiero

Nel settore degli appalti, i rischi sono spesso amplificati dalla presenza di:

  • Catene di subappalti complesse
  • Pressioni sui costi e sui tempi
  • Difficoltà nel controllo della sicurezza lungo tutta la filiera

Come Votare: Istruzioni Pratiche

Per Votare “SÌ” (a favore dell’abrogazione)

Barrare la casella “SÌ” sulla scheda rosso rubino se si vuole:

  • Eliminare l’eccezione alla responsabilità solidale
  • Estendere la responsabilità del committente a tutti gli infortuni
  • Rafforzare le tutele per i lavoratori

Per Votare “NO” (contro l’abrogazione)

Barrare la casella “NO” sulla scheda rosso rubino se si vuole:

  • Mantenere l’attuale normativa
  • Conservare l’eccezione per i rischi specifici
  • Preservare l’attuale equilibrio di responsabilità

Documenti Necessari

Per votare è necessario presentarsi al seggio con:

  • Documento d’identità valido
  • Tessera elettorale

Voto per gli Italiani all’Estero

I cittadini iscritti all’AIRE possono partecipare attraverso il voto per corrispondenza:

  • Riceveranno il plico elettorale entro il 21 maggio 2025
  • Le schede devono pervenire al consolato entro le 16:00 del 5 giugno 2025

Le Conseguenze Pratiche per DUVRI e Sicurezza sul Lavoro

Impatto sul DUVRI

Il risultato del referendum avrà conseguenze dirette sulla redazione del Documento Unico di Valutazione dei Rischi da Interferenze:

In caso di vittoria del “SÌ”:

  • Necessità di maggiore dettaglio nella valutazione di tutti i rischi, non solo quelli interferenziali
  • Rafforzamento delle misure preventive e protettive
  • Controlli più stringenti sull’idoneità delle imprese appaltatrici

In caso di vittoria del “NO”:

  • Mantenimento dell’attuale approccio focalizzato sui rischi interferenziali
  • Continuità nell’applicazione delle procedure esistenti

Effetti sui Costi della Sicurezza

L’estensione della responsabilità solidale potrebbe comportare:

  • Aumento degli investimenti in sicurezza
  • Maggiori costi assicurativi
  • Necessità di formazione aggiuntiva per il personale

Domande Frequenti sul Referendum

Quando si vota esattamente?

Il referendum si svolge domenica 8 giugno dalle 7:00 alle 23:00 e lunedì 9 giugno dalle 7:00 alle 15:00.

È obbligatorio votare per tutti i quesiti?

No, ogni cittadino può scegliere liberamente per quali quesiti esprimere il proprio voto. È possibile votare anche per un solo quesito.

Cosa succede se non si raggiunge il quorum?

Se non partecipa almeno il 50%+1 degli aventi diritto, il referendum non è valido e la normativa attuale rimane invariata.

Chi può votare?

Tutti i cittadini italiani maggiorenni iscritti nelle liste elettorali, compresi quelli residenti all’estero (tramite voto per corrispondenza).

Il voto è segreto?

, il voto è segreto e libero, come per tutte le consultazioni elettorali.

Il Ruolo della Corte Costituzionale

La Corte Costituzionale, con sentenza n. 15 del 7 febbraio 2025, ha dichiarato ammissibile il quesito referendario, riconoscendo che:

“La finalità è inequivocabilmente quella di rafforzare la responsabilità solidale per i danni non indennizzati dall’INAIL o dall’IPSEMA e di ripristinarne l’originaria ampiezza”

La Corte ha sottolineato che l’abrogazione permetterebbe di ricomporre il sistema in modo armonico, eliminando le limitazioni introdotte nel 2023.

Scenario Post-Referendum: Cosa Aspettarsi

In Caso di Vittoria del “SÌ”

  • Immediata applicazione della nuova disciplina
  • Periodo di adeguamento per le imprese
  • Possibili ricorsi e chiarimenti giurisprudenziali
  • Revisione delle polizze assicurative nel settore degli appalti

In Caso di Vittoria del “NO” o Mancato Quorum

  • Mantenimento dello status quo
  • Possibili nuove iniziative legislative da parte del Parlamento
  • Continuazione del dibattito politico e sociale sulla materia

L’Importanza della Partecipazione Democratica

Il referendum rappresenta un’opportunità unica per i cittadini di esprimere la propria opinione su una questione fondamentale che riguarda:

  • La sicurezza di milioni di lavoratori
  • L’equilibrio tra tutele sociali e competitività economica
  • Il futuro del sistema degli appalti in Italia

La partecipazione al voto è un diritto e un dovere civico che permette a ogni cittadino di contribuire alle scelte che influenzeranno il futuro del Paese.

Conclusioni

Il referendum dell’8 e 9 giugno 2025 sulla responsabilità del committente negli infortuni sul lavoro rappresenta un momento di svolta per la sicurezza nei luoghi di lavoro italiani. La scelta tra mantenere l’attuale sistema o tornare alla responsabilità solidale integrale avrà conseguenze durature su:

  • Tutela dei lavoratori e prevenzione degli infortuni
  • Gestione degli appalti e rapporti tra imprese
  • Costi della sicurezza e competitività del sistema produttivo
  • Cultura della prevenzione nelle aziende italiane

L’importanza della posta in gioco rende fondamentale una partecipazione informata e consapevole di tutti i cittadini, chiamati a decidere il futuro della sicurezza sul lavoro nel nostro Paese.

Indipendentemente dalla propria posizione, il voto è un diritto democratico che permette di influire concretamente su decisioni che riguardano la vita quotidiana di milioni di lavoratori italiani. La democrazia si rafforza con la partecipazione: ogni voto conta per costruire il futuro che vogliamo per l’Italia.


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