Sicurezza aziendale: perché oggi il tema è il ROI (non solo le sanzioni)
Se lavori nell’HSE o come RSPP, probabilmente ti sei sentito dire più di una volta che la sicurezza è un costo inevitabile. Eppure, negli ultimi anni lo scenario è cambiato: il D.Lgs. 81/2008 ha strutturato in modo chiaro obblighi e responsabilità per la tutela di salute e sicurezza, mentre il DL 146/2021 ha rafforzato i controlli e inasprito le sanzioni per le aziende che non rispettano le regole.
In questo contesto, limitarsi a “fare gli adempimenti” non basta più. La vera domanda che CFO e imprenditori si fanno è: quanto rende investire in prevenzione? Quanto vale, in euro, passare da una sicurezza vissuta come obbligo burocratico a una sicurezza aziendale integrata nella strategia?
In sintesi
- Il costo del “non fare” è sempre più alto (sanzioni, infortuni, fermo impianto).
- La concorrenza punta su certificazioni, ESG e continuità operativa.
- La sicurezza deve parlare il linguaggio del ROI, non solo quello delle norme.
Che cos’è il ROI nella sicurezza sul lavoro (e cosa significa ROP)
In finanza, il ROI (Return on Investment) misura il ritorno percentuale di un investimento: rapporto fra utile generato e capitale impiegato. Applicato alla sicurezza sul lavoro, il ROI indica quanto denaro l’azienda guadagna o risparmiagrazie alle misure di prevenzione rispetto a quanto spende per metterle in atto.
In ambito HSE si parla anche di Return on Prevention (ROP): studi internazionali e dati europei stimano che, in media, ogni euro investito in salute e sicurezza sul lavoro generi un valore complessivo pari a circa 2,2 euro tra costi evitati e benefici prodotti.
Quando chiediamo “Quale ROI nella sicurezza?”, non esiste una risposta unica. Dipende da settore, livello di rischio, maturità del sistema di gestione. Ma è ragionevole aspettarsi, per progetti ben progettati, ROI a doppia cifra e, in molti casi, payback da 6 mesi a 3 anni.
Come si calcola il ROI della sicurezza: la formula passo per passo
Come si calcola il ROI della sicurezza?
La formula di base è la stessa usata in ambito finanziario:
ROI sicurezza = (Benefici economici – Costi dell’investimento HSE) / Costi dell’investimento HSE
La difficoltà non è la formula, ma identificare correttamente costi e benefici.
I costi da inserire nel budget HSE
Nel budget HSE dovresti considerare almeno:
- Costi diretti: formazione obbligatoria e aggiuntiva, DPI, consulenze, adeguamenti tecnici, audit, software HSE.
- Costi indiretti: ore interne di RSPP e HSE Manager, tempo del management dedicato a riunioni, gestione documentale, rapporti con fornitori e appaltatori, fermo impianto programmato per interventi di sicurezza.
Mettere questi costi “a bilancio” è il primo passo per smettere di percepire la sicurezza come una voce indistinta e iniziare a governare il budget HSE.
I benefici economici della prevenzione
Dall’altra parte ci sono i benefici, che spesso non vengono misurati:
- Costi evitati: infortuni e malattie professionali in meno, riduzione delle ore perse, minori spese legali, minori sanzioni amministrative e penali.
- Benefici positivi: aumento della produttività, meno turnover, stabilità delle competenze, migliore reputazione verso clienti e committenti.
Una semplice tabella può aiutarti a tradurre questi concetti in numeri:
| Voce | Esempio concreto |
| Riduzione infortuni | -3 infortuni/anno × 10.000 € = 30.000 € risparmiati |
| Riduzione sanzioni | Evitate 2 sanzioni da 5.000 € = 10.000 € |
| Minor assenteismo | -150 ore/anno × 30 €/h = 4.500 € |
Un esempio pratico di ROI sicurezza
Immagina una azienda metalmeccanica di 150 dipendenti che investe 50.000 € in:
- formazione mirata,
- miglioramento procedure,
- digitalizzazione di parte della gestione HSE.
Dopo 12 mesi, l’azienda stima:
- 25.000 € di costi evitati per infortuni (meno incidenti e meno fermo impianto),
- 20.000 € di riduzione di ore improduttive e straordinari,
- 15.000 € di minori costi legali/sanzioni.
Totale benefici = 60.000 €.
ROI sicurezza = (60.000 – 50.000) / 50.000 = 20% nel primo anno
Se le misure restano in essere e i benefici si consolidano, il ROI cumulato su 3–5 anni può diventare molto più alto, soprattutto quando la digitalizzazione riduce in modo stabile i tempi di gestione.
Dal rischio al valore: collegare ROI HSE alla strategia aziendale
Limitarsi a dire “evitiamo multe e infortuni” non basta più. Un investimento HSE ben progettato crea valore su più livelli:
- rende più affidabile la catena di fornitura (meno stop, meno ritardi);
- supporta gli impegni ESG e di sostenibilità, sempre più richiesti da clienti, banche e investitori;
- migliora la capacità di attrarre e trattenere personale qualificato, in un mercato del lavoro già in tensione.
In prospettiva 2026, anche la nuova Legge 132/2025 sull’intelligenza artificiale, che impone trasparenza e controllo umano sui sistemi di IA, avrà impatto sui processi HSE: usare strumenti digitali e algoritmi in modo responsabile diventa parte della strategia aziendale, non solo un tema IT.
Software HSE e calcolatore di ROI: come misurare il ritorno della digitalizzazione
Perché il software HSE cambia il ROI della sicurezza
La gestione “manuale” della sicurezza (fogli Excel sparsi, email, cartaceo) assorbe una quantità enorme di tempo di RSPP, HSE Manager e amministrativi. I software HSE moderni come Twind permettono di:
- centralizzare documenti, DVR, scadenze e piani formativi;
- automatizzare notifiche e workflow;
- monitorare in tempo reale KPI e non conformità.
In concreto, molti progetti di digitalizzazione HSE producono:
- riduzione del 50–75% del tempo speso su attività amministrative ripetitive;
- meno errori, ritardi e “buchi” negli adempimenti;
- migliore capacità di dimostrare conformità durante audit e ispezioni.
Tutto questo è ROI: tempo liberato, sanzioni evitate, processi più robusti.
La formula del ROI per un software HSE
Per il software HSE puoi usare una formula dedicata:
ROI software HSE = (Risparmi totali annui – Costo totale del software) / Costo totale del software
Dove i risparmi derivano da:
- ore interne liberate (HSE, HR, amministrazione);
- consulenze ripetitive non più necessarie;
- riduzione sanzioni e non conformità;
- minori costi cartacei e archiviazione.
Perché usare un Calcolatore ROI HSE dedicato
Stimare tutto “a mano” non è sempre facile. Per questo ha senso utilizzare strumenti pensati apposta per l’HSE.
Il Calcolatore ROI HSE di Twind ti aiuta a:
- inserire i dati chiave (numero sedi, numero aziende esterne, ore settimanali dedicate alla gestione di appaltatori e fornitori);
- ottenere un report personalizzato con stima di:
- tempo risparmiato,
- risparmio economico annuo potenziale,
- payback dell’investimento.
È un modo semplice per trasformare l’intuizione “stiamo sprecando un mare di ore in CAE e gestione fornitori” in numeri solidi, pronti da portare in direzione.
Come presentare il ROI della sicurezza a CFO e direzione
Una volta calcolato il ROI, il passaggio critico è come raccontarlo a CFO, CEO e imprenditori.
Qualche principio utile:
- Parla di margini, non di adempimenti. Collega il ROI della sicurezza a margine operativo, capacità produttiva, riduzione costi totali.
- Mostra scenari comparativi. “Con l’investimento HSE riduciamo del 30% il tempo perso per gestione appaltatori, equivalente a X euro/anno”.
- Evidenzia il rischio evitato. Non solo sanzioni, ma stop produttivi, contenziosi, perdita di commesse.
Se vuoi approfondire questo aspetto, puoi rimandare i lettori al webinar Twind “Il ROI della Sicurezza: come dimostrare il valore economico della Prevenzione sul Lavoro”, dove vengono presentati framework, KPI e casi pratici per portare questi numeri in consiglio di amministrazione, anche con esempi live basati sul calcolatore ROI.
FAQ: le domande più frequenti sul ROI della sicurezza
Gli studi internazionali sul Return on Prevention indicano un valore medio di circa 2,2:1: ogni euro investito in prevenzione può generare oltre due euro di valore tra costi evitati e produttività. In pratica, per molte aziende industriali è realistico puntare a ROI compresi fra il 20% e il 200% a seconda della situazione di partenza.
Per interventi “mirati” (formazione di qualità, revisione procedure, digitalizzazione di processi critici) è ragionevole aspettarsi payback da 6 mesi a 3 anni. Progetti più strutturali (nuove infrastrutture, adeguamenti importanti) possono avere payback più lunghi, ma con benefici molto stabili nel tempo.
Conclusioni: quale ROI nella sicurezza oggi?
Il messaggio finale è semplice: la sicurezza non è un costo fisso da subire, ma una leva strategica per ridurre rischi, migliorare performance e liberare risorse. In un contesto normativo più stringente e con controlli crescenti, non investire in prevenzione significa accettare consapevolmente:
- maggiori probabilità di infortuni e stop produttivi;
- rischio sanzioni, contenziosi e perdita di reputazione;
- spreco di tempo qualificato su attività amministrative ripetitive.
Il passo successivo è portare tutto questo sul piano dei numeri:
- utilizzare il Calcolatore ROI HSE di Twind per quantificare risparmi e payback nella gestione di appaltatori e fornitori;
- formarsi su metriche, KPI e storytelling economico guardando il webinar “Il ROI della Sicurezza: come dimostrare il valore economico della Prevenzione sul Lavoro”con Francesco Magnano, consulente e formatore HSE.
Solo così la sicurezza smette davvero di essere vista come obbligo e diventa, a tutti gli effetti, un investimento strategico di HSE e del business.
